Tag: governance

14 Apr

Navigare il panorama normativo dell’Intelligenza Artificiale: il ruolo dell’AI Act nel settore assicurativo e finanziario in Europa

L’Actuarial Association of Europe (AAE) ha pubblicato a marzo un documento di discussione che esplora le implicazioni dell’AI Act, concentrandosi sull’impatto per le aziende del settore assicurativo. L’obiettivo di questa analisi è comprendere meglio le sfide e le opportunità che questa regolamentazione comporta, oltre a delineare i requisiti di conformità per le imprese coinvolte.

1. L’AI Act e la classificazione del rischio
Il cuore dell’AI Act si basa su un approccio regolatorio basato sul rischio. L’UE ha introdotto una suddivisione delle applicazioni di IA in quattro categorie di rischio, ognuna delle quali comporta diversi livelli di obblighi normativi. Le categorie sono:

  • IA a rischio minimo, che include tecnologie come i filtri antispam e i suggerimenti di ricerca, non soggette a restrizioni particolari.
  • IA a rischio limitato, che comprende sistemi interattivi come chatbot e assistenti virtuali, per cui è richiesto un livello minimo di trasparenza e informativa agli utenti.
  • IA ad alto rischio, che include applicazioni utilizzate in settori critici come sanità, trasporti, finanza e assicurazioni. Questi sistemi richiedono audit rigorosi, governance strutturata e supervisione umana.
  • IA a rischio inaccettabile, che copre pratiche vietate, come il social scoring o la manipolazione cognitiva subliminale.

Questa classificazione implica che molte delle applicazioni di IA utilizzate nel settore finanziario e assicurativo rientrino nella categoria ad alto rischio. Di conseguenza, le imprese dovranno adeguarsi a un quadro normativo stringente, con implicazioni significative per la governance aziendale.

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31 Mar

Come l’IA sta trasformando lo sviluppo strategico

L’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando il modo in cui le aziende sviluppano e implementano le loro strategie. Nell’articolo “How AI is transforming strategy development”, McKinsey & Company sostiene che l’AI non è solo uno strumento di supporto operativo, ma un acceleratore strategico che consente alle imprese di migliorare l’analisi dei dati, ottimizzare il processo decisionale e rendere più efficienti le proprie operazioni. Tuttavia, per sfruttarne appieno il potenziale, è necessario sviluppare nuove competenze e adattare i modelli organizzativi esistenti.

Nel report vengono esplorate le modalità con cui l’AI sta trasformando la strategia aziendale e le sfide che le imprese devono affrontare per integrare con successo questa tecnologia nei propri processi decisionali.

Buona lettura!

Sintesi del report McKinsey – Come l’AI sta trasformando lo sviluppo strategico
11 Mar

Governance e Rischi dell’Intelligenza Artificiale: il Parere di EIOPA

L’Intelligenza Artificiale (IA) sta rivoluzionando il settore assicurativo, introducendo innovazioni significative nella gestione dei sinistri, nella valutazione del rischio e nella lotta alle frodi. Tuttavia, l’adozione di queste tecnologie pone anche nuove sfide regolamentari, soprattutto in termini di trasparenza, equità e gestione del rischio. In questo contesto, l’EIOPA ha pubblicato in data 10/02/2025 un documento di consultazione per raccogliere pareri sulla governance e sulla gestione del rischio dell’IA nel settore assicurativo.

L’Iniziativa di EIOPA

EIOPA invita stakeholder e operatori del settore a fornire commenti sul proprio parare in materia di governance e gestione del rischio dell’IA. La consultazione si propone di garantire che l’adozione dell’IA nelle assicurazioni avvenga in un quadro normativo chiaro e coerente, senza sovrapposizioni con l’AI Act, il regolamento europeo 2024/1689 che disciplina l’uso dell’IA.

I commenti potranno essere inviati tramite la piattaforma EU Survey entro il 12 maggio 2025. I contributi saranno pubblicati sul sito di EIOPA, salvo richiesta di riservatezza o presenza di contenuti illeciti o lesivi dei diritti di terzi.

IA e Settore Assicurativo: Opportunità e Rischi

L’AI Act, entrato in vigore nel 2024 e che troverà piena applicazione solo nel 2026, ha introdotto un approccio basato sul rischio per l’uso dell’IA, classificando le applicazioni in diversi livelli di criticità. In particolare, l’uso di sistemi di IA per la valutazione del rischio e la determinazione dei prezzi nelle assicurazioni sulla vita e sulla salute è considerato ad alto rischio e soggetto a requisiti stringenti di governance e trasparenza.

Per le altre applicazioni dell’IA, non classificate come vietate o ad alto rischio, si applicano le normative settoriali esistenti che impongono misure di trasparenza e formazione adeguata del personale. Il parere di EIOPA si concentra proprio su queste applicazioni, fornendo indicazioni su come interpretare la normativa assicurativa esistente in relazione all’uso dell’IA.

Principi di Governance e Gestione del Rischio

EIOPA sottolinea la necessità di adottare un approccio basato sul rischio e sulla proporzionalità, in linea con le direttive Solvency II, IDD e DORA. Le imprese assicurative devono valutare i rischi derivanti dall’uso dell’IA, tenendo conto di fattori quali:

  • L’uso su larga scala di dati sensibili;
  • Il livello di autonomia del sistema;
  • L’impatto sulla non discriminazione e sulla solidità finanziaria dell’impresa;
  • Il rispetto degli obblighi normativi e le implicazioni reputazionali.

Le aziende devono adottare misure di governance proporzionate ai rischi connessi a ciascun caso d’uso dell’IA. Sistemi con impatti limitati possono richiedere controlli meno stringenti, mentre applicazioni più critiche necessitano di meccanismi di supervisione più rigorosi.

Requisiti Normativi e Buone Pratiche

Le imprese assicurative devono implementare framework di gestione del rischio che coprano aspetti chiave come equità, governance dei dati, trasparenza e cybersicurezza. Tra le misure suggerite, EIOPA evidenzia:

  • Equità ed etica: prevenire bias discriminatori nei modelli di IA e garantire trasparenza nelle decisioni automatizzate;
  • Governance dei dati: assicurare la qualità e l’adeguatezza dei dati utilizzati per addestrare i sistemi di IA;
  • Documentazione e tracciabilità: mantenere registrazioni dettagliate sui dati di addestramento e sui processi decisionali dell’IA;
  • Trasparenza e spiegabilità: adottare strumenti come LIME e SHAP per rendere interpretabili le decisioni dell’IA;
  • Supervisione umana: definire ruoli chiari per il monitoraggio dell’IA, con la possibilità di istituire un AI Officer o un Comitato IA;
  • Cybersicurezza e robustezza: proteggere i sistemi di IA da minacce informatiche e garantire la loro affidabilità nel tempo.

Prossime attività EIOPA

La consultazione aperta da EIOPA rappresenta un passo cruciale per garantire un utilizzo responsabile dell’IA nel settore assicurativo. La sfida principale sarà bilanciare l’innovazione con la tutela dei consumatori e la stabilità del mercato. Le imprese del settore sono chiamate a partecipare attivamente, fornendo contributi che aiutino a definire un quadro normativo chiaro e sostenibile per l’adozione dell’IA nelle assicurazioni. Sulla base del framework di governance dell’IA delineato nel Parere che sarà pubblicato al termine della pubblica consultazione, EIOPA prevede di sviluppare analisi più approfondite su specifici casi d’uso dell’IA e sulle problematiche emergenti, fornendo ulteriori linee guida quando necessario. EIOPA monitorerà l’evoluzione del mercato attraverso diversi strumenti, collaborando strettamente con le parti interessate.

I fattori ESG irrompono sulle pagine del questionario MIFID

Il processo di introduzione della sostenibilità nella finanza si è concretizzato nel marzo del 2021 con l’entrata in vigore degli obblighi informativi a carico degli emittenti, previsti dal Regolamento UE 2019/2088 (SFDR), volti a illustrare nei documenti di offerta l’approccio di investimento di ciascun fondo rispetto agli impatti ambientali, sociali e di governance (fattori ESG).

Per rafforzare e rendere effettiva l’informativa ai clienti, con il successivo Regolamento 2021/1253 il legislatore europeo ha modificato il Regolamento delegato Mifid 2, prevedendo l’obbligo per gli intermediari di verificare gli obiettivi d’investimento del cliente anche alla luce di eventuali preferenze di sostenibilità.

Il cerchio si chiude oggi con la pubblicazione da parte dell’ESMA delle linee guida del 23 settembre, con le quali viene chiarito come gli intermediari dovranno dar forma alla modifica da ultimo introdotta, curando gli aspetti dell’informativa, della raccolta delle informazioni e della valutazione delle preferenze.

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