Categoria: News compliance

17 Gen

Il Questionario Demands & Needs – Disciplina normativa e prassi di mercato

La valutazione delle richieste ed esigenze – Demands & Needs – introdotta a livello regolamentare dalla direttiva sulla distribuzione assicurativa (IDD) – rappresenta uno dei principali punti critici nell’applicazione della normativa come peraltro anche riportato nel recente report EIOPA sull’applicazione della direttiva sulla distribuzione assicurativa, pubblicato il 6 gennaio 2023. Nella prassi applicativa questa attività viene realizzata attraverso la somministrazione al cliente di un questionario “Demands & Needs” che ha assunto in ambito nazionale differenti nomenclature (questionario IDD, questionario dei bisogni e delle esigenze, questionario di coerenza del prodotto…).

Ad oggi, qual è la prassi di mercato adottata da imprese e distributori? 

Il nostro esperto di compliance Guido Cappa con il seguente articolo pubblicato sulla rivista n.356 di AssiNews, la rivista di approfondimento tecnico di riferimento del settore assicurativo italiano, analizza da un lato il D&N dal punto di vista della normativa e, dall’altro lato, la prassi di mercato adottata dagli operatori del settore che presenta forti disomogeneità di applicazione operativa della disciplina.

Buona lettura!

 

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11 Dic

Q&A di chiarimento sul D.lgs. n. 24/2023 riguardante il whistleblowing

Il 30 marzo 2023 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 24 riguardante il tema whistleblowing. L’espressione whistleblowing si riferisce alla divulgazione da parte di un soggetto, noto come “segnalante” (o “whistleblower” in inglese), di un atto illecito commesso all’interno della società/ente di appartenenza, di cui egli stesso è stato testimone durante lo svolgimento delle proprie funzioni.

In tema di adeguata protezione del whistleblower, a seguito dell’approvazione e della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del d.lgs. n. 24/2023 è stata data attuazione alla Direttiva UE n. 1937/2019 (c.d. “Direttiva Whistleblowing”), con lo scopo di prevenire comportamenti scorretti e implementare dei canali di segnalazione che consentano di tutelare i segnalanti da eventuali ritorsioni, aiutandoli a denunciare (anche anonimamente) gli eventuali atti illeciti o irregolari.

Al fine di meglio chiarire gli aspetti significativi della norma, riportiamo qui di seguito una serie di Q&A di chiarimento.

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26 Ott

Governo del prodotto (POG) e sostenibilità (ESG): i protocolli di distribuzione conformi alle discipline – Problematiche operative e stato di attuazione

Si è concluso qualche settimana fa il Milano Festival delle Assicurazioni 2023, la tre giorni dedicata alle innovazioni, ai valori e all’etica assicurativa. Nella giornata del 12 ottobre Guido Cappa, founder e managing partner di InLife Advisory, ha presenziato all’evento moderando il panel intitolato “GOVERNO DEL PRODOTTO (POG) E SOSTENIBILITÀ (ESG): I PROTOCOLLI DI DISTRIBUZIONE CONFORMI ALLE DISCIPLINE – PROBLEMATICHE OPERATIVE E STATO DI ATTUAZIONE”.

Nella seconda parte dell’intervento si è discusso sulle problematiche operative e lo stato di attuazione dei protocolli di distribuzione conformi alle discipline in materia di sostenibilità (ESG). Oggi il tema della “sostenibilità” rappresenta una priorità strategica per le assicurazioni, perché l’inclinazione per il green rappresenta uno dei criteri essenziali all’interno dei quali si muovono i mercati nelle loro valutazioni. L’obiettivo del legislatore europeo è stato ed è quello di fornire delle linee guida in materia di investimenti sostenibili e quindi indirizzare gli investimenti delle imprese valutando i rischi connessi alla componente ambientale, sociale e di governance, ovvero “ESG”. Il quadro legislativo che ne è scaturito, però, non presenta caratteristiche di chiarezza e semplicità di attuazione.

Con gli ospiti della tavola rotonda si è approfondito il tema analizzando, da un lato, le linee guida ed i presidi che ad oggi sono stati deliberati ed implementati dalle Imprese a livello di policy ESG e, dall’altro, osservando come i Distributori stanno recependo questa tematica ponendo il focus su quali aspetti risultano maggiormente critici per gli operatori.

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4 Set

L’applicazione della Direttiva IDD – Principali evidenze emerse dal report EIOPA

Il 6 gennaio 2023 l’EIOPA ha pubblicato il suo primo “Report sull’applicazione della Direttiva sulla distribuzione assicurativa (IDD)” con la finalità di fornire un quadro preliminare dell’impatto della IDD sui consumatori, sui distributori assicurativi e sulle attività di vigilanza. Nonostante le difficoltà ed i limiti emersi nel rilevare delle evidenze comuni e trasversali per tutti i paesi membri, EIOPA ha rilevato le seguenti tendenze:

  • Nel periodo dal 2016 al 2020 si è verificata una diminuzione del numero di intermediari registrati, ma nello stesso periodo nella maggior parte degli Stati membri è aumentato il numero di intermediari con passaporto per svolgere attività transfrontaliere;
  • La Direttiva ha avuto complessivamente un impatto positivo sulla distribuzione delle polizze. Tuttavia, l’EIOPA ha individuato alcune difficoltà nella realizzazione e nell’utilizzo del questionario di valutazione delle richieste ed esigenze (Demands&Needs), in particolare relativamente alla vendita di prodotti assicurativi vita unit-linked e alle polizze di protezione del credito (CPI) e dei mutui;
  • I distributori hanno ritenuto difficoltoso applicare e le Autorità nazionali supervisionare le norme IDD sull’informativa digitale a causa della mancanza di ulteriori orientamenti. Ad esempio, l’IDD come impostazione predefinita richiede che le informazioni vengano fornite ai consumatori su carta senza tenere in considerazione gli sviluppi digitali che ci sono stati negli ultimi anni;
  • Il numero di risorse che le Autorità nazionali hanno dedicato alla vigilanza sulla condotta delle attività è aumentato moderatamente nel periodo dal 2018 al 2021. Nonostante ciò, secondo EIOPA, non tutte le Autorità nazionali dispongono di poteri sufficienti per effettuare un’efficace supervisione del mercato. In particolare, alcune Autorità sono prive di “poteri intermedi” tra l’adottare adeguate misure correttive e il divieto di commercializzazione dei prodotti.

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8 Mar

Le principali modifiche introdotte dal Provvedimento IVASS n.128 in materia di domini internet e requisiti di professionalità

Il 20 Febbraio 2023 l’IVASS ha pubblicato un provvedimento recante modifiche al Regolamento IVASS n. 40/2018 in materia di domini internet e requisiti di professionalità. Il Provvedimento si compone di 12 articoli ed entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Le modifiche sono sintetizzabili come segue.

 

1 – MODIFICHE ALLE INFORMAZIONI RIPORTATE SUL RUI

Con l’entrata in vigore del Provvedimento in esame, vengono modificati gli artt. 5, 6 e 38 del Reg. 40/2018. Di conseguenza, sul Registro Unico degli Intermediari e sull’Elenco annesso saranno riportati anche gli indirizzi web dei domini e dei sotto-domini internet utilizzati dagli intermediari per la promozione e il collocamento di prodotti o per la sola promozione dell’attività di distribuzione dell’intermediario (persone fisiche e persone giuridiche).

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Finanza sostenibile: analisi Consob sulle preferenze degli italiani

Consob ha pubblicato il terzo Quaderno della Collana Finanza Sostenibile dal titolo “Interesse verso gli investimenti sostenibili. Un esercizio di caratterizzazione degli investitori italiani sulla base delle indagini Consob“. Il presente quaderno esamina le caratteristiche individuali associate all’interesse verso la finanza sostenibile così come rilevato dall’Osservatorio Consob sull’approccio alla finanza e agli investimenti delle famiglie italiane. In particolare, evidenzia Consob, lo sviluppo del quadro normativo dell’Unione europea sulla finanza sostenibile rende necessario valutare le caratteristiche dei singoli investitori associate all’interesse negli investimenti sostenibili.

Tra le novità approvate a livello europeo a partire dal Piano d’azione per finanziare la crescita sostenibile del marzo 2018, si segnala, in particolare il Regolamento Delegato (UE) 2021/1253 che ha stabilito l’obbligo per gli intermediari autorizzati alla prestazione dei servizi di consulenza in materia di investimenti o di gestione di portafogli di tenere conto nella valutazione di adeguatezza anche delle preferenze di sostenibilità.

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Le autorità di vigilanza europee lanciano un’indagine sul greenwashing

Le autorità di vigilanza europee EBA, EIOPA ed ESMA hanno pubblicato una richiesta di dati sul “greenwashing“, con l’obiettivo di raccogliere opinioni su come comprendere le principali caratteristiche e i rischi associati al cosiddetto “greenwashing” e di raccogliere esempi di possibili pratiche. L’iniziativa risponde alla crescente domanda di prodotti legati alla sostenibilità “e alla rapida evoluzione dei regimi normativi e delle offerte di prodotti legati alla sostenibilità” e alla necessità di comprendere meglio quali aree possono essere più soggette a rischi di greenwashing.

Ottenere una comprensione più dettagliata del greenwashing aiuterà a informare le politiche e la vigilanza e contribuirà a promuovere l’affidabilità delle dichiarazioni relative alla sostenibilità. Nel contesto di questo invito, il termine “greenwashing” è utilizzato in senso lato, riconoscendo che le affermazioni relative alla sostenibilità possono essere collegate a tutti gli aspetti dello spettro ESG.

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Greenwashing: consultazione ESAs sui rischi più rilevanti

Le tre autorità di vigilanza europee (EBA, EIOPA ed ESMA – ESAs) hanno avviato una consultazione pubblica in materia di greenwashing.

In particolare, evidenziano le ESAs, a causa della crescente domanda di prodotti legati alla sostenibilità, dei regimi normativi in rapida evoluzione e delle offerte di prodotti legati alla sostenibilità, la consultazione trova origine nella necessità di comprendere meglio quali aree potrebbero diventare più soggette a rischi di greenwashing.

Inoltre, la consultazione è alla ricerca di spunti su potenziali pratiche di greenwashing rilevanti per vari segmenti della catena del valore degli investimenti sostenibili e del ciclo di vita dei prodotti finanziari.

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I fattori ESG irrompono sulle pagine del questionario MIFID

Il processo di introduzione della sostenibilità nella finanza si è concretizzato nel marzo del 2021 con l’entrata in vigore degli obblighi informativi a carico degli emittenti, previsti dal Regolamento UE 2019/2088 (SFDR), volti a illustrare nei documenti di offerta l’approccio di investimento di ciascun fondo rispetto agli impatti ambientali, sociali e di governance (fattori ESG).

Per rafforzare e rendere effettiva l’informativa ai clienti, con il successivo Regolamento 2021/1253 il legislatore europeo ha modificato il Regolamento delegato Mifid 2, prevedendo l’obbligo per gli intermediari di verificare gli obiettivi d’investimento del cliente anche alla luce di eventuali preferenze di sostenibilità.

Il cerchio si chiude oggi con la pubblicazione da parte dell’ESMA delle linee guida del 23 settembre, con le quali viene chiarito come gli intermediari dovranno dar forma alla modifica da ultimo introdotta, curando gli aspetti dell’informativa, della raccolta delle informazioni e della valutazione delle preferenze.

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Ivass avvia pubblica consultazione per adeguare i Regolamenti alle disposizioni europee in materia di finanza sostenibile

L’adozione e la conseguente entrata in vigore della normativa europea in materia di finanza sostenibile rende infatti opportuno un primo intervento di allineamento e adeguamento delle disposizioni regolamentari IVASS direttamente interessate dalla nuova disciplina.
Tale adeguamento riguarda principalmente le disposizioni regolamentari IVASS impattate dalle modifiche e integrazioni apportate, a livello settoriale, alle norme Solvency II (Regolamento delegato 2015/35) e agli Atti delegati IDD (Regolamento delegato 2017/2358 e Regolamento delegato 2017/2359).

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