Tag: insurtech

11 Giu

SafeComply: la soluzione italiana per la gestione della compliance dell’intermediario assicurativo

In un settore in continua evoluzione normativa, la gestione della compliance rappresenta una delle sfide più complesse per gli intermediari assicurativi. Regolamentazioni in costante aggiornamento, crescente attenzione alla protezione dei dati, esigenze di trasparenza e tracciabilità: gestire simultaneamente questi ambiti normativi è diventato un elemento cruciale che richiede soluzioni innovative ed efficaci.

Una risposta concreta alle esigenze degli intermediari assicurativi

SafeComply nasce proprio dalla consapevolezza che la compliance non può più essere affrontata come semplice obbligo burocratico, ma deve diventare parte integrante dei processi organizzativi dell’intermediario attraverso una gestione strutturata e tracciabile di tutte le attività.

Non è solo un applicativo, ma un vero ecosistema tecnologico integrato che trasforma gli adempimenti normativi in opportunità di efficientamento e governance dei presidi di conformità, offrendo agli operatori del settore un ambiente centralizzato e protetto per organizzare la documentazione, collaborare e mantenere il controllo completo su ogni fase del processo.
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16 Mag

AI, assicurazioni e fiducia: la posta in gioco nel nuovo scenario digitale

In un contesto economico e sociale in continua evoluzione, anticipare i trend e interpretare i segnali è fondamentale per chi opera nel mondo insurance. Per questo motivo, abbiamo analizzato e rielaborato i principali insight dell’ultima indagine pubblicata da Swiss Re, offrendo una lettura chiara, sintetica e orientata al business.

Il rapporto pubblicato da Swiss Re nel marzo 2025 – intitolato “Trust in the era of GenAI” – offre una panoramica ricca e dettagliata sulle percezioni dei consumatori nei confronti dell’intelligenza artificiale generativa (GenAI), con un focus particolare sul mondo assicurativo vita e salute. Un’indagine che coinvolge 2.880 consumatori in sette paesi (tra cui Italia, Francia, USA, Cina e Regno Unito), e che mette in luce una serie di dati interessanti su cui riflettere. L’obiettivo? Capire come costruire – o ricostruire – un rapporto di fiducia in un contesto di crescente automazione e innovazione tecnologica. Nel marzo 2025, Swiss Re Institute ha pubblicato uno studio globale fondamentale per comprendere come la GenAI stia cambiando il rapporto tra assicurazioni e clienti.

L’obiettivo è chiaro: non solo fotografare la diffusione della GenAI, ma soprattutto analizzare le dinamiche della fiducia e le condizioni per cui i consumatori sono disposti a condividere i propri dati personali. In un contesto dove i dati sono la nuova moneta dell’interazione digitale, questo studio rivela implicazioni chiave per il futuro delle assicurazioni.

1. GenAI: uso crescente, fiducia in bilico

Il primo dato che colpisce è la diffusione dell’uso della GenAI: il 77% degli intervistati dichiara di utilizzare almeno un tool AI (come ChatGPT, Gemini, Claude). Nonostante ciò, solo il 50% si fiderebbe a condividere i propri dati sanitari con questi strumenti. Il paradosso tra uso e fiducia è evidente e segnala un bisogno urgente di trasparenza.

La sicurezza dei dati (53%), la possibilità di errori o abusi (47%) e la poca comprensione di come l’AI elabora le informazioni (34%) sono tra le principali preoccupazioni emerse.

2. Assicurazioni tra fiducia e scetticismo

L’adozione, tuttavia, non equivale a fiducia. E qui il survey pone una delle domande più importanti per il settore assicurativo: le persone si fidano dell’uso dell’AI da parte delle compagnie?

Nel mondo assicurativo, l’81% dei clienti si dichiara fiducioso nella capacità dei propri assicuratori di gestire i dati in un ambiente GenAI. Tuttavia, in mercati come Francia e Stati Uniti la fiducia è minore, anche a causa di precedenti esperienze negative come violazioni dei dati personali. I clienti chiedono più chiarezza: il 69% vuole sapere come le compagnie usano l’intelligenza artificiale. Emerge un’esigenza di comunicazione aperta e coerente, che spieghi non solo cosa viene fatto, ma anche perché e con quali garanzie.

Il livello di fiducia cambia sensibilmente tra i Paesi:

Paese  Fiducia nel settore assicurativo
Cina 95%
Giappone 90%
UK 85%
India 83%
Italia 80%
Germania 78%
USA 74%
Francia 70%

 

 

Il dato italiano è alto, ma la differenza tra culture “più fiduciose” (come Cina o UK) e altre più caute evidenzia quanto le compagnie debbano localizzare la loro comunicazione e adattare la trasparenza alle aspettative culturali.

Umano o AI? Dipende dal contesto

L’81% è disposto a usare chatbot AI per sottoscrivere una polizza.
Ma 63% preferisce comunque un’interazione umana (di persona o via telefono).
Solo il 24% è a proprio agio nel gestire un sinistro interamente via AI;
il 75% lo farebbe solo per pratiche semplici.

3. Il valore dei dati: tra condivisione e ritorni

Quando i consumatori si sentono sicuri e capiscono i vantaggi, sono disposti a condividere.
Il concetto del value exchange” – ovvero lo scambio dati/benefici – è centrale. Le motivazioni principali per condividere i dati sono legate a benefici concreti e personali:

Motivazione  % intervistati
Risparmiare tempo 46%
Copertura assicurativa personalizzata 45%
Sconti sui premi 44%
Consigli per la salute 42%
Maggiore comodità 38%

 

Interessante notare come l’incentivo economico giochi un ruolo fondamentale: più è alto lo sconto offerto (fino all’8-10%), maggiore è la disponibilità a condividere dati. Questo indica che gli utenti sono pienamente consapevoli del valore delle proprie informazioni.
Questi dati suggeriscono che l’uso dell’AI deve semplificare, ottimizzare, personalizzare. Solo così il “contratto psicologico” tra compagnia e assicurato può essere rafforzato.

4. Le condizioni per una condivisione ‘etica’

Solo l’8% degli intervistati è totalmente contrario alla condivisione dei dati sanitari. Tutti gli altri pongono delle condizioni: dal rispetto della legge (22%) alla trasparenza (22%), dall’etica (23%) all’adozione di standard di sicurezza superiori alla media (24%).

Un altro elemento critico è la condivisione con terze parti: il 22% è contrario in assoluto, mentre altri la accetterebbero solo per finalità specifiche come programmi di fidelizzazione o miglioramento dei servizi. Anche la durata del trattamento dei dati è un tema: oltre il 50% vorrebbe un limite di 1-2 anni.

5. Implicazioni strategiche per il settore assicurativo

La Generative AI offre benefici concreti: velocizzare i processi, migliorare la customer experience, rafforzare l’onboarding e personalizzare le polizze. Tuttavia, l’efficacia di questi strumenti dipende dalla fiducia e dal consenso del cliente. Lo studio indica chiaramente il nuovo campo di gioco per le assicurazioni: non basta adottare GenAI, occorre renderla comprensibile, controllabile, benefica.

Le compagnie devono:

  • Garantire AI spiegabile e interpretabile
  • Promuovere trasparenza radicale nelle policy di trattamento dati
  • Usare un linguaggio accessibile, evitando il gergo tecnico
  • Integrare l’AI in una relazione di fiducia col cliente
  • Fornire valore immediato e concreto per ogni dato condiviso

Occorre quindi puntare su un approccio di ‘AI responsabile’, investendo in sicurezza, trasparenza, explainability e formazione. Serve anche saper comunicare con i clienti in modo chiaro, senza tecnicismi, facendo leva sul valore umano dell’interazione. Il digitale va bilanciato con il valore umano, soprattutto in fasi sensibili come la sottoscrizione o la gestione di sinistri. Il digitale deve migliorare l’esperienza cliente, non sostituirla del tutto. Il 63% degli utenti vuole comunque poter parlare con un umano. Un test condotto da Swiss Re mostra che l’anonimato (non la personalizzazione) favorisce l’onestà nel condividere informazioni sensibili.

Una questione di fiducia: da (ri)costruire

La fiducia non si dichiara: si costruisce. In uno scenario sempre più guidato da dati e algoritmi, le compagnie assicurative devono sapersi distinguere per responsabilità, etica e attenzione al cliente. Chi saprà farlo, guadagnerà molto più della semplice fidelizzazione: otterrà un vantaggio competitivo duraturo. La sfida dell’AI generativa è una sfida di fiducia. I dati ci sono, le tecnologie anche. Ma serve un nuovo contratto sociale digitale. Le compagnie che sapranno coniugare innovazione, etica e trasparenza avranno un vantaggio competitivo duraturo nel tempo.

La GenAI è destinata a diventare una leva strategica per tutto il settore assicurativo. Ma, come dimostra il report, non sarà la tecnologia in sé a fare la differenza. Sarà la capacità delle compagnie di utilizzarla in modo etico, trasparente e centrato sulle persone.

Il futuro del settore dipende dalla capacità di coniugare innovazione e responsabilità. E dalla disponibilità a costruire un nuovo patto fiduciario: dati in cambio di fiducia, servizi in cambio di valore, AI in cambio di relazione.

Analisi sintetica a cura di InLife Advisory – per aiutare professionisti e aziende a cogliere le implicazioni strategiche dietro i numeri

8 Apr

Processi, organizzazione e tecnologia: l’intervento di Guido Cappa all’Insurgin Club organizzato da Insurzine

Durante l’edizione del 19 marzo dell’Insurgin Club, evento organizzato da Insurzine, Guido Cappa, founder e managing partner di InLife Advisory, ha offerto una riflessione sull’urgenza di rivedere i modelli ed i processi organizzativi degli intermediari alla luce della trasformazione digitale in atto nel settore assicurativo.

Nell’intervento è stato infatti sottolineato come solo attraverso modelli organizzativi incentrati su nuove logiche di business, che si basino su processi e protocolli strutturati, potranno essere sfruttate a pieno le potenzialità della digital transformation e dell’AI.

In questo contesto l’attività di compliance dell’intermediario, spesso percepita e interpretata come un obbligo formale, deve invece essere del tutto integrata nei processi aziendali per poter rispondere in modo efficace al proprio ruolo di governance e controllo.

Guarda l’intervento completo cliccando sul pulsante sottostante.

Buona visione!

2 Dic

Italian Insurtech Summit 2024, il contributo di Guido Cappa al panel dedicato alla regolamentazione e all’innovazione

L’intelligenza artificiale sta ridefinendo il mondo delle assicurazioni. Algoritmi avanzati e modelli di machine learning stanno trasformando ogni aspetto del settore, dalla personalizzazione delle polizze alla prevenzione delle frodi, rendendo i processi più rapidi, efficienti e su misura per i clienti.

Ma non è tutto oro quello che luccica. L’adozione dell’IA solleva interrogativi etici e richiede un equilibrio delicato tra innovazione e regolamentazione. In Europa, normative come l’AI Act e il GDPR cercano di garantire trasparenza e sicurezza, mentre le compagnie assicurative devono affrontare sfide come la gestione dei bias algoritmici e il controllo umano nelle decisioni automatizzate.

Il tema è stato approfondito durante il panel “Regolamentazione e Innovazione: Linee Guida per l’Utilizzo dell’AI nell’Industria Assicurativa”, in cui esperti del settore hanno condiviso visioni e soluzioni per un futuro inclusivo e sostenibile. Tra i partecipanti era presente anche Guido Cappa, founder e managing partner di InLife Advisory, che ha approfondito la tematica lato intermediari.

E allora, come trasformare queste sfide in opportunità? Guarda il video per scoprire le prospettive e le strategie che plasmeranno il futuro del mondo assicurativo.

 

8 Nov

AssiCompliance, la compliance assicurativa a portata di click

Durante una puntata del format “Senza Cravatta” su InsurZine TV, Guido Cappa – founder e managing partner di InLife Advisory – ha illustrato l’innovativa piattaforma AssiCompliance.

AssiCompliance è una soluzione dedicata alla gestione della compliance per il settore assicurativo, pensata per rispondere alle esigenze di intermediari e compagnie. Questo strumento offre un’ampia gamma di servizi mirati che permettono una gestione della compliance completa ed efficiente.

9 Mag

L’intervento di InLife Advisory alla Tavola Rotonda organizzata da IIA sullo stato dell’arte dell’applicazione della normativa POG

La POG riveste sempre più un ruolo centrale nella distribuzione e nella governance dei prodotti assicurativi.

Per questo motivo, mercoledì 3 maggio la Commissione Giuridica Permanente di IIA – Italian Insurtech Association ha organizzato il webinar “La Product Oversight Governance dei distributori alla luce delle richieste di vigilanza”, in cui si sono approfonditi gli adempimenti e i presidi relativi al complessivo processo POG partendo dal dato concreto e da esperienze di confronto con l’Autorità. Oggetto di analisi e di discussione nella Tavola Rotonda sono stati esempi di meccanismi distributivi che andrebbero adottati da parte degli intermediari e l’applicazione di logiche insurtech al processo POG da parte dei distributori.

In particolare, Guido Cappa, founder e managing partner di InLife Advisory, durante il suo intervento alla Tavola Rotonda ha fornito degli spunti di applicazione concreta della POG nell’operatività day-by-day.

Scopri i suggerimenti di applicazione cliccando sul riquadro sottostante.

Buona visione!

 

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28 Lug

Cerchi una soluzione per digitalizzare il processo di prevendita assicurativa dei prodotti IBIPs con la sicurezza di essere compliant alla normativa vigente?

Prova il nostro servizio di web app! Cliccando sul pulsante sottostante ti diamo la possibilità di effettuare gratuitamente ed in autonomia una demo ridotta del servizio offerto.

In particolare, la web app consente all’intermediario di effettuare:

  • L’acquisizione dei dati anagrafici del contraente
  • L’acquisizione dei dati di profilazione finanziaria
  • L’acquisizione delle preferenze di sostenibilità (Reg. UE 2021/1257)
  • La predisposizione in formato PDF del questionario di coerenza ed adeguatezza
  • Analisi e valutazione dei prodotti a catalogo (fino a un numero massimo di 5)
  • L’elaborazione attraverso algoritmo dei prodotti coerenti ed in TM
  • La scelta del prodotto da consigliare all’interno di quelli coerenti ed in TM
  • La scelta della combinazione di fondi tra quelle adeguate al profilo del cliente
  • La produzione dei documenti richiesti dalla normativa (dichiarazione di coerenza ed adeguatezza)
  • La gestione post-vendita del contratto per eventuali versamenti aggiuntivi e la verifica periodica di adeguatezza (con alert di scadenza personalizzabili)
  • L’attivazione della firma elettronica (su richiesta)

 

22 Lug

I presidi distributivi in ambito POG

Lo stato dell’arte applicativo delle norme e dei criteri della POG da parte dei Distributori denota ancora oggi importanti ritardi e difformità applicative rispetto al processo distributivo delineato dalla disciplina POG. Sono presenti situazioni di parziale o mancata realizzazione che vengono accentuate dalle difformità di applicazione e dai ritardi di applicazione della disciplina da parte dei Produttori-Compagnie e dall’assenza di modelli operativi forniti dal Regolatore.

Per realizzare la citata interconnessione dei ruoli è necessario tradurre i dettami normativi in standard applicativi omogenei attraverso lo sviluppo di metodologie e protocolli operativi e documentali che garantiscano concreta uniformità dei criteri di implementazione. Ma nello specifico, quali sono i presidi organizzativi ed operativi chiave che i Distributori devono adottare per garantire l’esecuzione delle disposizioni regolamentari in modo efficace e sistematico sia nella fase pre-vendita che in quella di post-vendita?

Scoprilo guardando l’intervento di Guido Cappa, founder e managing partner di InLife Advisory, al webinar sullo stato di applicazione dei presidi POG tra gli intermediari assicurativi organizzato da IIA (Italian Insurtech Association).

Buona visione!

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Due nuovi progetti ammessi alla sandbox

I progetti di Sia e X Consulting accedono ufficialmente alla sperimentazione in ambiente controllato

Altre due iniziative entrano nella sandbox regolamentare realizzata dal ministero dell’Economia e delle Finanze in collaborazione con Banca d’Italia, Ivass e Consob. L’istituto di vigilanza sulle assicurazioni, nel dettaglio, ha reso noto ieri che sono stati ammessi alla sperimentazione in ambiente controllato un progetto di Sia per la realizzazione di “una home insurance che funga da cassetto assicurativo per il cliente finale sulla piattaforma dell’intermediario”, e un’iniziativa di X Consulting volta a consegnare al consumatore un “QR code che certifichi l’effettiva iscrizione al Rui dell’intermediario”.

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Sandbox regolamentare: ammesso progetto di sperimentazione Fintech di Sara Assicurazioni

Ivass comunica l’accoglimento della richiesta di ammissione di SARA Assicurazioni alla sperimentazione Fintech per l’attività di sviluppo di un registro funzionale alla erogazione di un servizio di tracciamento dell’esistenza e della proprietà di velocipedi.

L’attività di innovazione tecnologica oggetto della domanda consiste – si legge Provvedimento dell’Authority – nello sviluppo di un registro digitale funzionale alla erogazione di un servizio di tracciamento dell’esistenza e della proprietà dei velocipedi (biciclette, e-bike, monopattini elettrici), basato su tecnologia blockchain.

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