Unit linked nel mirino della Vigilanza europea
Value for money: costi e oneri devono essere proporzionati ai benefici, ovvero rendimento, garanzie, coperture e servizi, in relazione al target market di riferimento e in confronto con altre soluzioni per il retail
L’Eiopa, l’Autorità europea sulle assicurazioni, continua il suo impegno per una corretta attuazione della direttiva Idd che disciplina la distribuzione dei prodotti assicurativi sul territorio dell’Unione. L’obiettivo è monitorare quali siano i reali effetti sul mercato di questa importante riforma. Già lo scorso 8 ottobre 2020, l’organismo che raggruppa le “Ivass europee”, vista la centralità dell’argomento, aveva pubblicato un paper con un suo approccio interpretativo al fine di aiutare i produttori ed i distributori per la corretta implementazione della Product Oversight and Governance (cosiddetta Pog) sottolineando come solo una visione “customer centric” possa consentire di cogliere appieno la portata di questo nuovo istituto.
Il 13 aprile l’Eiopa è intervenuta nuovamente e ha messo in pubblica consultazione un documento volto ad identificare il quadro di riferimento sul tema del value for money nel mercato europeo delle polizze unit linked. In questo modo l’Autorità di vigilanza mette l’indice su uno dei temi più caldi, ossia sul rapporto costi/benefici delle polizze unit nel mercato. L’Eiopa afferma che tali prodotti hanno un corretto rapporto costi/benefici qualora i costi e gli oneri siano proporzionati ai benefici, quali il rendimento, le garanzie, le coperture assicurative e i servizi, in relazione al target market di riferimento e siano ragionevoli avendo a riferimento le spese sostenute dai fornitori e in confronto con altre soluzioni presenti sul settore retail.