Autore: InLife Advisory

9 Nov

Come i trend tecnologici trasformeranno l’assicurazione

Un report di McKinsey dedicato all’impatto dell’evoluzione digitale in ambito insurance sottolinea che, per rimanere competitivi, gli operatori tradizionali dovranno adattare i propri modelli operativi, prodotti e processi fondamentali a una nuova realtà, puntando sulla costruzione di specifiche competenze in ambito tecnologico e, se necessario, sulla rivoluzione dei propri prodotti e servizi.

Alcuni trend tecnologici che in questo momento stanno accelerando sono pronti a trasformare la natura stessa dell’assicurazione. L’analisi della società di consulenza, contenuta nello studio intitolato How top tech trends will transform insurance, ha esplorato l’impatto di dieci tendenze in rapida accelerazione più rilevanti per il vantaggio competitivo. Di questi dieci trend, cinque sono già pronti a rimodellare il panorama assicurativo: l’intelligenza artificiale applicata, l’infrastruttura distribuita, il futuro della connettività, l’automazione e la virtualizzazione dei processi di livello superiore, e, infine, l’architettura affidabile.

L’impatto della prima tendenza analizzata da McKinsey è l’impiego massivo dell’intelligenza artificiale che segnerà profondamente la distribuzione, la sottoscrizione, i sinistri e il servizio al cliente man mano che i processi principali verranno abilitati a questa tecnologia, creando un modello che il report definisce “human in the loop” che aumenta la produttività e consentirà punti di contatto di qualità superiore con i clienti.

Il secondo trend riguarda l’infrastruttura distribuita, laddove un rapido passaggio al cloud per tutti i sistemi principali aiuterà gli assicuratori a essere più agili nel lancio di nuovi prodotti e nella creazione di un migliore servizio clienti. Il cloud sarà anche fondamentale per abilitare la potenza di calcolo necessaria per comprendere e utilizzare appieno l’enorme mole di dati. Gli assicuratori nativi del cloud saranno nella posizione migliore per agire come orchestratori dell’ecosistema, agendo come hub di collegamento tra clienti, distributori, insurtech, fornitori di servizi sanitari, vettori e riassicuratori.

La terza tendenza è quella riguardante la connettività. L’aumento della frequenza e della specificità dei dati condivisi tramite i dispositivi IoT aiuta i clienti a fornire una visione più accurata delle loro esigenze e a comprendere meglio il rischio, sia al momento dell’acquisto che su base continuativa.

Altro trend analizzato è quello riguardante l’automazione e la virtualizzazione dei processi di livello superiore. Secondo McKinsey, le tecnologie emergenti consentiranno di ripensare radicalmente prodotti e servizi: ad esempio, l’IoT industriale potrà consentire il monitoraggio in tempo reale delle apparecchiature per permettere la manutenzione predittiva prima che si verifichino reclami. Allo stesso modo, la stampa 3D e 4D avrà il potenziale per trasformare l’esperienza dei sinistri per tutte le aree di danno fisico.

Infine, c’è la tendenza definita “architettura affidabile”, laddove le nuove tecnologie consentiranno di gestire in modo più efficace il rischio e di utilizzare dati complessi dei clienti: un passaggio fondamentale nell’evoluzione verso un modello di assicurazione definita nel report “predict and prevent”, in cui i dati vengono condivisi più frequentemente tra le parti e in cui gli assicuratori potranno svolgere un ruolo sempre più attivo nella prevenzione dei sinistri.

L’articolo completo a cura di Insurance Trade con gli scenari ipotizzati e i consigli per continuare ad essere competitivi in un mercato in così rapido cambiamento è consultabile cliccando qui.

 

InLife Advisory presente al Milano Festival delle Assicurazioni 2021

Si è tenuto qualche settimana fa il Milano Festival delle Assicurazioni 2021, la tre giorni interamente dedicata alla promozione dei valori dell’etica assicurativa e organizzata. Nella giornata del 20 ottobre, InLife Advisory ha presenziato all’evento moderando il panel intitolato “COMPLIANCE E ANALISI DEI BISOGNI ASSICURATIVI DI IMPRESE, PROFESSIONISTI, FAMIGLIE – I regolamenti Ivass e gli strumenti di analisi dei rischi”.

Durante la tavola rotonda si è dibattuto con alcuni esperti del settore per cercare di rispondere a quesiti quali:

  • Come impostare una metodologia corretta di valutazione delle esigenze della clientela retail ed aziende ed i relativi supporti, dato il quadro normativo da una parte e considerate anche d’altra parte le necessità degli operatori (distributori e compagnie);
  • Quali possono essere i vantaggi ad utilizzare dei protocolli di minima condivisi dal mercato e validati dal regolatore;
  • Come gli strumenti di insurtech e l’analisi automatizzata dei dati possono essere di aiuto nel coadiuvare i distributori nel processo di valutazione dei bisogni e nella valutazione della miglior soluzione prodotto.

La registrazione dell’intervento è disponibile cliccando sul riquadro sottostante.

Contributo di vigilanza 2021 a carico di imprese e intermediari

Fissata la misura dei contributi di vigilanza per l’anno 2021 a carico delle imprese e degli intermediari di assicurazione e riassicurazione

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, su proposta dell’IVASS, con Decreti del 9 settembre 2021, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 226 del 21 settembre 2021, ha fissato la misura dei contributi di vigilanza per l’anno corrente a carico delle imprese e degli intermediari di assicurazione e riassicurazione.

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Antitrust: sanzionate per 7 mln due società del gruppo Facile.it

Secondo l’Antitrust, Facile.it Mediazione Creditizia S.p.A. e Facile.it Broker di Assicurazioni S.p.A. hanno adottato pratiche commerciali scorrette ingannevoli e aggressive

L’Antitrust ha concluso il procedimento istruttorio su due pratiche commerciali scorrette in materia di comparazioni e preventivazioni nei settori finanziario e assicurativo, realizzate attraverso il sito Facile.it. Sono state, dunque, irrogate sanzioni per 1.050.000 euro a Facile.it Mediazione Creditizia S.p.A. e per 5.950.000 euro a Facile.it Broker di Assicurazioni S.p.A.

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Pronta la sandbox insurtech per sperimentare i progetti di innovazione nelle assicurazioni

La sandbox insurtech, promossa da MEF, Ivass, Bankitalia e Consob, prevede un ambiente controllato nel quale compagnie di assicurazione e startup possono testare le innovazioni con regole più semplici. Dal 15 novembre al 15 gennaio 2022 la finestra per la richiesta di ammissione

C’è una bella notizia per insurtech e compagnie d’assicurazioni in tutta Italia: nasce una sandbox regolamentare per il settore, un progetto realizzato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in collaborazione con l’Ivass, la Banca d’Italia e la CONSOB.

Come si legge sul sito ufficiale dell’Ivass, si tratta di “un ambiente controllato nel quale operatori tradizionali e del fintech / insurtech potranno testare prodotti e servizi tecnologicamente innovativi beneficiando di un regime semplificato transitorio, in costante dialogo e confronto con le Autorità di vigilanza.”

Dal 15 novembre 2021 al 15 gennaio 2022 sarà possibile presentare all’Ivass le richieste di ammissione.

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Il mystery shopping e la necessità di due normative: una europea e una nazionale

Come anticipato dal presidente dell’Ivass e direttore generale di Bankitalia Luigi Federico Signorini, anche quest’ultima disporrà dello strumento del «mystery shopping», cioè della possibilità di entrare in contatto in incognito con gli intermediari o in presenza o da remoto con l’ausilio della tecnologia per verificare i loro comportamenti.

Si tratterà di lanciare, inizialmente, un progetto-pilota, come ha scritto ieri questo giornale, alla stregua di quello promosso dall’Eiopa, l’authority europea delle assicurazioni di concerto con l’Ivass, che dovrà estendersi oltre le operazioni cross-border come ora previsto. E’ un’iniziativa che risponde all’esigenza di ampliare le modalità per accertare la correttezza dei comportamenti dei soggetti vigilati e per rafforzare la tutela del consumatore. Fa parte di quegli strumenti integrativi e di portata circoscritta, ma utili innanzitutto agli organi di supervisione, come il whistleblowing, l’attività di segnalazione di illeciti e irregolarità in un soggetto pubblico o privato.

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Via libera Antitrust al “progetto antifrode” dell’ANIA nei rami danni e vita

L’Antitrust ha accolto gli impegni dell’ANIA che risolvono le criticità concorrenziali e dà il via libera al progetto antifrode

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso il procedimento istruttorio, avviato il 3 novembre scorso, nei confronti dell’ANIA relativamente al “progetto antifrode“.

Il procedimento è sorto a seguito di una comunicazione inviata all’AGCM dalla stessa ANIA, relativa a un “progetto antifrode” per i rami vita e danni, che prevede, tra l’altro, la realizzazione di banche dati e lo sviluppo di algoritmi comuni per determinare indicatori del rischio di frode. Consapevole che il fenomeno delle frodi può causare costi per l’industria del settore e per gli assicurati, l’Antitrust ha ritenuto che il “progetto antifrode” dell’ANIA presentasse alcune criticità concorrenziali da valutare con attenzione nell’ambito del procedimento.

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Controlli massivi sulle anagrafiche clienti degli intermediari

Adeguata verifica per limitare i rischi di rilievi in ambito normativa sul riciclaggio

Verificare le anagrafiche di clienti, procuratori, titolari effettivi e beneficiari di rapporti bancari, finanziari e assicurativi con l’obiettivo di accertare l’eventuale presenza nelle nuove carte, chiamate pandora papers, che documentano ricchezze, di origine non sempre certa, detenute in paradisi fiscali. Per le funzioni antiriciclaggio di banche, intermediari, compagnie assicurative e fiduciarie si apre una nuova stagione di controlli massivi che potrà avvenire o in modo automatico o in modo manuale. La scelta dell’una o dell’altra modalità dipenderà in primo luogo dalla disponibilità dei dati completi dei soggetti presenti nella nuova lista (che arriva a distanza di cinque anni circa da quella diffusa con i panama papers). Una volta acquisiti, i dati potranno essere trattati in modo informatizzato ed automatizzato oppure manualmente.

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Tre armi in più per gli internauti

Il pacchetto di misure contenuto in tre direttive europee in via di recepimento dall’Italia.

Tre scudi a tinte Ue per il consumatore digitale. Deve avere beni e servizi digitali interoperabili e sicuri; quando va sul mercato online deve essere protetto dalle pratiche commerciali digitali sleali (come recensioni spacciate per veritiere, ma senza filtri); ha diritto a informazioni sull’uso di algoritmi (che, per esempio, modificano il prezzo ad personam). È quanto prevede un tris di direttive europee, la cui operatività, previo recepimento da parte di altrettanti decreti legislativi, è programmata per i primi mesi del 2022. Si tratta della direttiva 2019/770, sui beni e servizi digitali; della direttiva 2019/771, sui contratti di vendita; e, infine, della direttiva 2019/2161, sulla tutela dei diritti dei consumatori. Sono misure che svecchiano il quadro normativo e prendono atto che il consumatore si muove sempre di più sulla tastiera, navigando in rete.

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Diminuiscono gli importi del contributo di vigilanza 2021 a carico di agenti e broker

Secondo quanto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 21 settembre, le persone fisiche pagheranno 40 euro anziché 47, mentre quelle giuridiche 230 euro anziché 270. Si attende ora il provvedimento specifico dell’Ivass in merito alle modalità e ai termini per il versamento.

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, con decreto del 9 settembre scorso, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 226 del 21 settembre scorso, ha fissato la misura dei contributi per l’anno 2021 a carico degli intermediari assicurativi e riassicurativi iscritti nel Rui.

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