Tag: Sanzioni

11 Dic

Q&A di chiarimento sul D.lgs. n. 24/2023 riguardante il whistleblowing

Il 30 marzo 2023 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 24 riguardante il tema whistleblowing. L’espressione whistleblowing si riferisce alla divulgazione da parte di un soggetto, noto come “segnalante” (o “whistleblower” in inglese), di un atto illecito commesso all’interno della società/ente di appartenenza, di cui egli stesso è stato testimone durante lo svolgimento delle proprie funzioni.

In tema di adeguata protezione del whistleblower, a seguito dell’approvazione e della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del d.lgs. n. 24/2023 è stata data attuazione alla Direttiva UE n. 1937/2019 (c.d. “Direttiva Whistleblowing”), con lo scopo di prevenire comportamenti scorretti e implementare dei canali di segnalazione che consentano di tutelare i segnalanti da eventuali ritorsioni, aiutandoli a denunciare (anche anonimamente) gli eventuali atti illeciti o irregolari.

Al fine di meglio chiarire gli aspetti significativi della norma, riportiamo qui di seguito una serie di Q&A di chiarimento.

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Clausole contrattuali non chiare – Sanzioni fino a 20 milioni euro

La privacy cambia il modo di fare le trattative contrattuali: la mancanza di trasparenza negoziale è una violazione del Gdpr (regolamento Ue n. 2016/679, detto Gdpr). E la prospettiva di una sanzione del Garante della privacy è un argomento molto convincente a far cambiare la prassi della rete di vendita. Non spiegare bene le clausole di un contratto vuol dire violare la privacy e si rischia una sanzione amministrativa fino a 20 milioni di euro. Senza contare che per arrivare a tanto basta un reclamo al Garante, senza nemmeno doversi avventurare nella dispendiosa maratona di un processo civile.

È questo il principio che si estrae da una ingiunzione del Garante (n. 379 del 10 novembre 2022), con la quale è stata irrogata a un operatore telefonico, anche per altre violazioni, una sanzione di 500 mila euro.

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Polizze CPI: Eiopa minaccia sanzioni a banche e assicurazioni per pratiche scorrette

Eiopa minaccia di passare all’azione: ha lanciato un avvertimento alle banche e agli assicuratori affinché affrontino i problemi di protezione dei consumatori legati alla vendita dell’assicurazione di protezione del credito (CPI). Il documento li invita chiaramente ad agire o rischiano di incorrere in azioni di vigilanza.

L’autorità spiega che questo avvertimento fa seguito a uno studio recentemente pubblicato sul funzionamento del mercato dell’UE per i prodotti venduti con mutui, credito al consumo e carte di credito, che mostra una serie di pratiche che potrebbero danneggiare i consumatori. “Sebbene l’Eiopa riconosca i vari vantaggi dei prodotti CPI, lo studio tematico ha rivelato rischi significativi per i consumatori derivanti da pratiche di sottoscrizione e di vendita inadeguate, nonché da garanzie insufficienti per evitare conflitti di interesse”.

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Sanzioni intermediari: uno studio sull’applicazione del nuovo regolamento IVASS prima e dopo

Il nuovo sistema sanzionatorio degli intermediari è stato uno dei temi affrontati nel 2021 dal Cesia (Centro studi intermediazione assicurativa), centro di ricerca creato da Cgpa Europe, compagnia specializzata nella Rc professionale degli intermediari.

L’attenzione, in particolare, si è focalizzata sull’articolo 324 del codice delle assicurazioni private e sulle modifiche apportate dal regolamento Ivass n. 39 del 2018. Quali sono stati i risultati dell’applicazione di quest’ultimo regolamento? Andrea Dalla Villa, responsabile area sinistri di Cgpa Europe, ha provato a rispondere a questa domanda, presentando uno studio sulle sanzioni pecuniarie comminate agli intermediari e confrontando i dati sulle sanzioni relativi al periodo precedente all’entrata in vigore dell’ultimo regolamento con quelli del periodo successivo all’applicazione. In particolare si è cercato di individuare le violazioni che ricorrono con maggiore frequenza.

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Obbligo di separazione patrimoniale e regole di comportamento: Agenti ancora sotto la lente dell’IVASS

Il mancato rispetto di queste due norme hanno caratterizzato ancora una volta gli ultimi provvedimenti sanzionatori dell’istituto di vigilanza.

Il mancato rispetto dell’obbligo di separazione patrimoniale e il mancato rispetto delle regole di comportamento continuano a essere le due infrazioni più diffuse commesse dagli agenti assicurativi. Violazioni che comportano sanzioni da parte dell’Ivass. I bollettini degli ultimi mesi hanno riportato diversi provvedimenti nei confronti degli iscritti nella sezione A del Rui.

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Antitrust, ok a Codice del Consumo con sanzioni al 4%

L’Antitrust sollecita il Parlamento ad approvare quanto prima le norme che consentono di imporre sanzioni fino al 4% del fatturato per violazioni del Codice del Consumo. I maggiori poteri a livello nazionale sono previsti dalla legge di delegazione Ue in discussione al Senato.

Il Garante per la concorrenza ha colto l’occasione dell’audizione in Commissione d’inchiesta banche sulla vicenda della vendita dei diamanti tramite gli sportelli bancari, che si è tramutata in un maxi processo in corso a Milano. Nell’ambito dei procedimenti avviati l’Antitrust ha imposto sanzioni, poi rideterminate al ribasso in due casi dal Consiglio di Stato.

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Antitrust: sanzionate per 7 mln due società del gruppo Facile.it

Secondo l’Antitrust, Facile.it Mediazione Creditizia S.p.A. e Facile.it Broker di Assicurazioni S.p.A. hanno adottato pratiche commerciali scorrette ingannevoli e aggressive

L’Antitrust ha concluso il procedimento istruttorio su due pratiche commerciali scorrette in materia di comparazioni e preventivazioni nei settori finanziario e assicurativo, realizzate attraverso il sito Facile.it. Sono state, dunque, irrogate sanzioni per 1.050.000 euro a Facile.it Mediazione Creditizia S.p.A. e per 5.950.000 euro a Facile.it Broker di Assicurazioni S.p.A.

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Le sanzioni secondo l’Avv. Andrea Maura

Abbiamo approfittato della pausa estiva per chiedere all’avv. Andrea Maura, partner dello Studio Legal Grounds, membro del network internazionale ALIANT LAW con sede a Los Angeles, di aiutarci a ricordare i fondamenti della materia “sanzioni”. Si tratta di un tema molto attuale, soprattutto in questo periodo, dove il tema compliance è sempre più al centro dell’attenzione, sia in Europa, sia in Italia.

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Intesa Sanpaolo Rbm e Previmedical sanzionate da Antitrust per pratica commerciale scorretta

Una sanzione da 5 milioni di euro a per Intesa Sanpaolo Rbm e da 1 milione a carico di Previmedical, provider di servizi utilizzato dal gruppo assicurativo, operativo nel ramo salute, per la gestione e la liquidazione delle pratiche di sinistro. È quanto ha sancito la scorsa settimana l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ritenendo che le due società abbiano violato gli articoli 20, comma 2, 24 e 25, comma i, Lett d), del Codice del Consumo, rendendo onerosa e difficile per i consumatori la fruizione delle prestazioni assicurative.

Per la già non troppo brillante immagine del mondo assicurativo un ulteriore danno, proprio nel momento in cui la salute è diventata la prima fonte di preoccupazione per gli italiani alle prese con la pandemia. Non va poi dimenticata la recente notizia della vendita degli asset assicurativi europei, Italia compresa di Amtrust che nel tempo ha sottoscritto rischi di enti ospedalieri che a scadenza del contratto soggetto potrebbero trovarsi in grande difficoltà a sottoscrivere il rischio, se non a premi molto più elevati non sempre sostenibili dall’azienda ospedaliera.

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Sanzioni IVASS: come funziona il nuovo sistema per gli intermediari

Pregi del “Regolamento Sanzioni” dell’IVASS e sovraccarico della regolazione dell’attività assicurativa

Inizio dal tema della complicazione delle regole perché condiziona sia l’attività degli operatori sia la vigilanza dell’IVASS. Non c’è dubbio che nel settore assicurativo, come in tanti altri, per il timore delle truffe, della malavita ecc., in Italia abbiamo sempre voluto essere più rigidi. Questo vale in materia ambientale, vale per i contratti pubblici e vale anche in questo caso. In Italia facciamo il gold plating: ci mettiamo sempre il sovraccarico regolatorio per mostrare quanto siamo più rigorosi e diligenti.

Questo vale anche nel settore finanziario, con una differenza, però: il settore bancario è oggi più uniformato, visto che la supervisione bancaria spetta alla BCE; negli altri settori resta l’eccesso di complicazione, il sovraccarico di regole. Per quanto riguarda le assicurazioni ciò è in contraddizione con due fattori positivi: il procedimento sanzionatorio rinnovato ed il fatto che, a differenza degli altri settori finanziari (bancario e degli intermediari finanziari), il giudice delle sanzioni è il giudice amministrativo e non il giudice ordinario.

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