Tre armi in più per gli internauti
Il pacchetto di misure contenuto in tre direttive europee in via di recepimento dall’Italia.
Tre scudi a tinte Ue per il consumatore digitale. Deve avere beni e servizi digitali interoperabili e sicuri; quando va sul mercato online deve essere protetto dalle pratiche commerciali digitali sleali (come recensioni spacciate per veritiere, ma senza filtri); ha diritto a informazioni sull’uso di algoritmi (che, per esempio, modificano il prezzo ad personam). È quanto prevede un tris di direttive europee, la cui operatività, previo recepimento da parte di altrettanti decreti legislativi, è programmata per i primi mesi del 2022. Si tratta della direttiva 2019/770, sui beni e servizi digitali; della direttiva 2019/771, sui contratti di vendita; e, infine, della direttiva 2019/2161, sulla tutela dei diritti dei consumatori. Sono misure che svecchiano il quadro normativo e prendono atto che il consumatore si muove sempre di più sulla tastiera, navigando in rete.