Alla scoperta del mondo Insurtech con i podcast targati Insurzine

6 Dic

Alla scoperta del mondo Insurtech con i podcast targati Insurzine

Con il termine Insurtech si identifica l’intero processo di digitalizzazione che sta investendo il settore assicurativo, dalla sottoscrizione delle polizze fino alla gestione dei sinistri. Il concetto si è diffuso con l’avvento di società e prodotti rivoluzionari: le startup Insurtech leader infatti si avvalgono di una vasta gamma di strumenti innovativi per dare al settore assicurativo un’importante spinta verso la modernizzazione. Ma perché l’Insurtech è così importante? Come cambierà il mondo delle assicurazioni? Quali vantaggi può portare agli intermediari?

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29 Nov

Insurance Sales Assistant: la web-app nata dalla collaborazione tra Upnovation e InLife Advisory

Insurance Sales Assistant: la web-app per una gestione semplice, efficiente e sempre compliant della fase precontrattuale 

ISA è un servizio web ad accesso riservato che accompagna l’intermediario in ogni passo della fase precontrattuale della vendita alla presenza del Cliente. L’app è stata progettata da un team interdisciplinare – composto da consulenti specializzati nella compliance assicurativa, sviluppatori software e UX designer – con 5 precisi obiettivi:  

  • Minimizzare l’effort richiesto per adempiere agli obblighi di legge
  • Inibire errori e negligenze, vincolando l’avanzamento all’ottemperanza dei requisiti normativi
  • Automatizzare i processi più critici come la raccolta delle firme e l’archiviazione sicura delle pratiche
  • Migliorare la produttività grazie all’automazione delle procedure maggiormente time-consuming
  • Qualificare il processo consulenziale uniformando l’approccio operativo dell’intera rete

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Il punto sulla Regulatory Sandbox italiana

Nel decreto Crescita sono state pubblicate le norme di attuazione di quella che può essere definita come una palestra per i progetti innovativi in ambito fintech

La digitalizzazione è sempre più al centro del dibattito assicurativo. In particolare, sono molte le iniziative di soggetti interessati a sviluppare e testare nuove soluzioni e nuove modalità, anche nel campo della distribuzione. Il tutto in un contesto normativo che deve ancora fare propri e regolamentare fenomeni che si stanno facendo largo, come ad esempio quello dell’open insurance.

Nel contesto in divenire appena menzionato, esistono già nel nostro ordinamento degli strumenti normativi attraverso i quali poter portare avanti le iniziative di innovazione che abbiamo menzionato.
Una di queste è la Regulatory Sandbox, lungamente attesa dal mercato, sulla scia delle esperienze positive che si sono avute in altri ordinamenti, come ad esempio quello inglese.

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Consulenza e consiglio professionale: nuove regole (e molti dubbi) per gli intermediari

Che cosa qualifica, nell’attuale sistema distributivo, il consiglio professionale e la consulenza dell’intermediario assicurativo professionale? Quali rischi originano da queste attività in seguito alle recenti evoluzioni della normativa europea e di quella italiana che l’ha recepita così come all’orientamento della giurisprudenza nazionale? Come si possono prevenire e gestire? In quale modo la grande disponibilità di dati, anche comparativi, messi a disposizione dalle piattaforme basate sull’intelligenza artificiale cambierà l’attività d’intermediazione? Sono state queste le domande al centro del Laboratorio degli Intermediari del CESIA, il secondo del 2021. Di seguito sono riportati, in sintesi, i principali interventi.

Sapigni: “La centralità dell’intermediario dipende dal consiglio professionale”

“L’intermediario continua a svolgere un ruolo centrale nel mercato assicurativo, ma questa centralità non è una naturale conseguenza del mettere in contatto domanda e offerta. È, invece, una conquista che deriva dalla capacità degli intermediari di adattarsi all’evoluzione del contesto di mercato, in questa fase caratterizzato dalla progressiva affermazione della omnicanalità. Il consiglio professionale, non la consulenza, è la componente decisiva della centralità”. Lorenzo Sapigni, rappresentante generale e Country Manager Italia di CGPA Europe, da poco nominato anche European Underwriting & Claims Director della compagnia, ha focalizzato l’intervento sulla connessione diretta tra centralità dell’intermediario nella distribuzione e consiglio professionale.

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I nuovi obblighi informativi per le polizze collettive

Quali sono i nuovi obblighi informativi che intermediari e imprese devono applicare nella distribuzione di polizze collettive?

Tra le regole introdotte recentemente dall’Ivass troviamo i nuovi obblighi informativi che intermediari e imprese devono applicare nella distribuzione di polizze collettive. Si tratta di novità che probabilmente sono per ora rimaste in secondo piano, poco conosciute e forse ancor meno applicate.

Cosa sono le polizze collettive

Le polizze collettive sono molto diffuse nel nostro mercato: presentano un vantaggio importante: a fronte di un’unica contraenza c’è una pluralità di assicurati che fruiscono delle medesime garanzie contrattuali. Il contratto collettivo è utilizzato soprattutto da aziende e associazioni. In particolare le imprese stipulano polizze collettive per assicurare i propri dipendenti, e in molti casi ciò avviene per ottemperare ad obblighi del contratto nazionale di lavoro, come nel caso dei dirigenti, che fruiscono di coperture assicurative attraverso contratti stipulati dal datore di lavoro.

Gli obblighi informativi introdotti dall’Ivass

L’Ivass, nel focalizzare questa situazione di mercato, ha introdotto una normativa finalizzata ad una maggiore tutela degli assicurati, realizzata attraverso obblighi informativi più estesi e definiti in funzione del ruolo che l’assicurato ricopre all’interno del contratto collettivo.

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Convegno ACB: “Rapporti con il cliente. Diligenza, coerenza e consulenza”

Convegno ACB: il 97% degli intermediari utilizza le collaborazioni. Forte insoddisfazione per la standardizzazione dei prodotti e per la fase precontrattuale

“Rapporti con il cliente. Diligenza, coerenza e consulenza”, è il titolo del convegno ACB tenutosi a Milano con una ridotta presenza in sala e trasmesso in diretta streaming.

Luigi Viganotti, presidente dell’Associazione di Categoria Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni, ha introdotto i lavori della giornata, sottolineando la natura del broker, “non distributore di polizze”, ma consulente che esprime il proprio valore reperendo sul mercato la copertura più adatta alle esigenze del cliente.

Viganotti ha poi messo l’accento sulle difficoltà del momento, dove l’eccessiva regolamentazione produce una eccessiva burocratizzazione che toglie energie importanti e tempo al business quotidiano del broker. “Una volta risolte le incombenze formali ci rimane un 25-30% da dedicare ai nostri clienti, secondo le nostre stime”. E se pensiamo che il broker deve trovare il tempo da dedicare all’aggiornamento professionale e a informarsi sui nuovi prodotti in arrivo sul mercato o sulle soluzioni innovative lanciate sui mercati internazionali, si può ben intuire quanto incidano gli eccessivi oneri burocratici su una società di brokeraggio.

È toccato poi a Patrizia Contaldo, docente presso l’Università Bocconi e responsabile dell’Osservatorio sul mercato assicurativo di Baffi Carefin, presentare il sondaggio realizzato raccogliendo le opinioni degli intermediari sui temi che hanno fatto da guida al convegno.

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Ivass e Consob firmano accordo quadro in materia di cooperazione e coordinamento

La Commissione nazionale per le società e la Borsa (Consob) e l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass) hanno sottoscritto un accordo-quadro per la collaborazione e il coordinamento nelle rispettive attività di controllo.

L’accordo rafforza, anche alla luce dell’evoluzione della normativa europea, la proficua cooperazione già esistente con la finalità di accrescere il grado complessivo di efficacia ed efficienza delle due Autorità nel garantire la tutela degli investitori e l’adeguata protezione degli assicurati nonché la stabilità del sistema finanziario e assicurativo.

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Le nuove regole per i contratti di investimento assicurativo

Domande, risposte e approfondimenti per ridurre il rischio di non conformità alla normativa sulla distribuzione assicurativa a cura di Enzo Furgiuele

Diversi intermediari che hanno frequentato recentemente le mie aule virtuali in tema di nuove normative mi hanno chiesto come dovranno comportarsi in occasione dell’offerta di prodotti IBIPs (prodotti di investimento assicurativo) in relazione al nuovo divieto – in vigore dal 31 marzo 2022 – sull’erogazione di incentivi basati su parametri quantitativi.

La loro preoccupazione nasce dal fatto che molti agenti – mandatari di imprese che hanno fondato il loro successo soprattutto sulla diffusione di polizze IBIPs – fruiscono attualmente di un sistema remunerativo incentivante (rappel) basato sul numero di polizze concluse o sui premi incassati o sui premi di nuova produzione, sistema che costituisce la parte predominante dei compensi percepiti per l’attività di distribuzione delle polizze di investimento assicurativo. Un sistema remunerativo basato quindi sui risultati della distribuzione e sugli obiettivi commerciali.

Secondo la normativa vigente ciò può creare conflitti di interesse tra il distributore e il cliente, minando così i principi del codice delle assicurazioni e del regolamento Ivass 40/2018 che prescrivono all’intermediario di tenere un “comportamento equo, onesto, professionale, corretto e trasparente per non creare pregiudizio al cliente”.

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Pagamenti, stretta sul contante

Con il nuovo anno al restyling anche le sanzioni previste per il mancato rispetto delle regole

A partire dal prossimo 1° gennaio 2022, la soglia non raggiungibile dei pagamenti in contanti si abbasserà dai 2.000 ai 1.000 Euro. Privati e imprese dovranno rimanere al di sotto di detta soglia nei pagamenti in contante in unica soluzione o per singole rate. Con i nuovi limiti cambieranno anche le sanzioni edittali previste per il mancato rispetto delle regole. Sono queste le disposizioni apportate agli artt. 49 e 63 del d.lgs. n. 231/07, dal comma 3-bis, inserito dall’art. 18, comma 1, lett. a) e b) del dl 26/10/19, n. 124, convertito con modificazioni dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157 che dall’inizio del prossimo anno dispiegheranno il loro effetto finale. Tale nuove soglia è stata peraltro confermata dal sottosegretario al MEF, Federico Freni, nel corso delle interrogazioni a risposta immediata del 13 ottobre 2021 presso la commissione Finanze della camera.

No a mille euro in contanti. Cambia ancora una volta la soglia sui trasferimenti in contanti che dal 1° Gennaio 2022 diverrà pari a euro 999,99 centesimi. Tale limite viene abbassato, all’evidente scopo di rendere sempre più tracciati e maggiormente intellegibili i trasferimenti di denaro con il chiaro intento di diminuire le c.d. «transazioni in nero».

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Sandbox regolamentare: indicazioni IVASS per l’ammissione

Con Regolamento n. 49 del 3 novembre 2021, l’IVASS ha disciplinato il procedimento di ammissione alla sandbox regolamentare.

La sandbox regolamentare è un progetto innovativo realizzato dal MEF in collaborazione con l’IVASS, la Banca d’Italia e la CONSOB e rappresenta un importante passo avanti per la digitalizzazione del Paese. Si tratta di un ambiente controllato nel quale operatori tradizionali e del FinTech / InsurTech potranno testare prodotti e servizi tecnologicamente innovativi beneficiando di un regime semplificato transitorio, in costante dialogo e confronto con le Autorità di vigilanza.

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